Venerdì 1 aprile 2016 si terrà la 2° Giornata della prevenzione dedicata alla diagnosi precoce dei tumori del cavo orale presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, organizzata dagli specialisti AOOI – Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani, con il patrocinio del Ministero della Salute, della Società di Chirurgia Maxillo Facciale e del Collegio dei Docenti Universitari di Odontostomatologia.
In occasione della visita il paziente potrà rivolgere domande ai medici, chiedendo informazioni sul suo stato di salute e, in caso di screening con esito positivo, potrà accedere ad una visita di approfondimento.
I risultati della prima edizione
Nella sola prima Giornata nazionale della prevenzione del 2015 sono state effettuate, sul territorio nazionale, circa 7mila visite, dove sono state evidenziate diverse patologie che hanno richiesto un approfondimento nel 19,3% dei casi. Dall’istantanea effettuata durante la prima edizione, in particolare, è emerso che il 33% dei pazienti rischia questo genere di tumori a causa del tabagismo, il 16,4% per microtraumi delle mucose, il 12,3% per cattiva igiene orale, il 7,9% per una dieta povera di frutta e verdura, il 7,1% per alcolismo, il 6,6% per una eccessiva esposizione al sole, il 3,9% per il virus del Papilloma ed il 3,5% per l’eruzione cutanea Lichen ruber planus. Fattori molto diffusi tanto che tra i pazienti visitati nel corso della mattinata, si è riscontrato l’11,9% di patologie evidenti e che al 19,3% sono state consigliate visite di approfondimento.
Tutte le informazioni sulla 2° Giornata della prevenzione otorinolaringoiatrica sono disponibili al sito: http://www.giornataprevenzioneaooi.it
Incidenza
Il tumore del cavo orale presenta 12 nuovi casi all’anno ogni 100mila abitanti ed ha un picco di massima incidenza intorno ai 50 – 60 anni di età. Non a caso i circa 7.000 pazienti visitati nella precedente edizione, avevano un’età media di 58,9 anni e per il 52% erano donne.
L’incidenza nel mondo dei tumori della testa e del collo è di circa 500.000 casi per anno con un tasso di mortalità annuo di circa 270.000. In Italia rappresentano il 5% di tutti i tumori maligni e si trovano al 5° posto come frequenza. Ogni anno vengono diagnosticati circa 12.000 nuovi casi con un tasso di incidenza annuo di 12 casi per 100.000 italiani, mentre nei Paesi dell’Unione Europa questo dato si assesta a 18 casi per 100.000 abitanti.
Sono colpiti più frequentemente gli uomini rispetto alle donne (in una proporzione di circa 6 ad 1) e la fascia di età più colpita è quella compresa tra i 50 ad i 70 anni.
Molte di queste neoplasie sono correlate a determinate abitudini di vita come abuso di fumo ed alcool (tumori della laringe e del cavo orale), ad attività lavorative, come la esposizione alle polveri del legno (tumori del naso e dei seni paranasali), o ad infezioni virali (es. EBV e HPV).
Correlazione tra tumori cavo orale e papilloma virus
Sono molti e diffusi i fattori che possono provocare l’insorgenza di tumori del cavo orale, tra cui l’infezione da HPV. L’infezione da Papilloma virus (HPV) gioca un ruolo patogenetico per lo sviluppo del tumore della cervice uterina ed è stato ipotizzato che possa svolgere un ruolo anche nell’eziopatogenesi dei tumori del cavo orale e dell’orofaringe. Tale correlazione sembra sia legata all’attività della sfera sessuale, come ad esempio il numero di partners e il sesso orale. Attualmente l’infezione da HPV rappresenta la causa del 32-36% dei tumori dell’orofaringe in Italia e tale dato è in costante incremento. Negli Stati Uniti e nei Paesi scandinavi sta raggiungendo livelli endemici (70% dei tumori dell’orofaringe). Emblematico è diventato il caso del famoso attore Michael Douglas.
La prevenzione può essere un’ottima alleata.